Ogni giorno sui principali social si trovano molti post sull’uso del metodo LEGO SERIOUS PLAY (LSP) all’interno di organizzazioni e team al fine di migliorarne le performance, le abilità di problem solving e la qualità delle interazioni.
Una vera e propria esplosione di un metodo che nato in LEGO Group è ora un metodo utilizzando su scala mondiale. L’autore stesso di questo articolo ha realizzato oltre 200 workshops in tutta Italia per decine e decine di organizzazioni: aziende, organizzazioni no profit, pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria, università ed enti. Anche per MAGES sono stati realizzati, negli anni, diversi workshop: l’ultimo dei quali quello dedicato alla rivoluzione industriale 4.0.
Il metodo LSP è un metodo di facilitazione e non di formazione e come tale mira ad un coinvolgimento costante di tutti i partecipanti rendendoli parte attiva del processo di apprendimento. L’uso delle mani – già definite dalla Montessori “organo dell’intelligenza” – di metafore e di tecniche di storymaking aiutano rendono i processo di facilitazione estremamente più efficace, veloce, produttivo e intuitivo.
La creazione di modelli o artefatti in 3D risulta poi estremamente efficace per migliorare la qualità della comunicazione all’interno dei team sgombrando il campo da “non detti”, “sottointesi” o “presupposti” che rischiano di distorcere completamente l’andamento futuro del progetto. Un vantaggio sia rispetto alla sfida endogena di un team (fare chiarezza sulle competenze di ciascuno e sugli obiettivi del progetto o dell’attività) sia rispetto alla sfida esogena (avere una visione completa dello scenario di progetto/attività e degli stakeholders coinvolti).
Accanto all’utilizzo più diffuso (migliorare le performance di un team e agevolare la definizione di principi guida per la definizione di strategie organizzative), il metodo risulta estremamente efficace anche per accompagnare gruppi impegnati nello sviluppo di un modello di business o di un progetto. In tal senso il metodo LSP è particolarmente per team o organizzazioni che operano nell’ambito dei servizi.
Recentemente ho avuto modo di utilizzare il metodo LSP per lo sviluppo di un Social Business Model Canvas facilitando l’attività di alcune associazioni di un determinato territorio a sviluppa il concept di un Hub a vocazione sociale. Allo stesso modo ho facilitato un gruppo impegnato invece nel disegno di un progetto per lo sviluppo di un CoHub.
MAUNIMIB è stata la prima realtà universitaria (ed è ancora una delle poche) ad avere inserito il metodo LSP tra i tools utilizzati in ambito didattico e formativo: sia a livello curricolare che a livello di Master. Non solo: MAUNIMIB è in grado di offrire anche ad organizzazioni esterne (aziende, PA, associazioni o non profit) il metodo LSP come strumento di facilitazione e sviluppo delle performance e della opportunità di crescita e sviluppo.
Letteratura consigliata:
Il metodo LEGO SERIOUS PLAY per il Business, P. Kristiansen e R. Rasmussen (FrancoAngeli)
LEGO SERIOUS PLAY: pensare con le mani, G. Beltrami (FrancoAngeli)